Il 25 aprile 2014 parte un primo gruppo di persone in auto. Il morale della troupe è alle stelle nonostante il viaggio per raggiungere i Pirenei francesi sia lungo e la pioggia fluente. Dopo 17 ore tra Italia e Francia intravediamo il cartello Donibane-Garaz, nome basco del borgo di Saint-Jean-Piéd-de-Port, nella regione della Nuova Aquitania. Qui – cosi come oltre il confine spagnolo – si parla il Basco, quindi di sovente avremmo trovato indicazioni in duplice lingua.
Abbiamo preso avamposto in una gîte d’étape comoda anche per le persone a mobilità ridotta che facevano parte del team di lavoro. Abbiamo preparato gli zaini con tutto ciò che – a seconda del ruolo – gli operatori potevano necessitare. C’era chi si sarebbe occupato del percorso, chi dei servizi al camminatore, chi delle ospitalità e chi, ultimo ma non meno importante aspetto, della logistica.
Il giorno seguente iniziava la mappatura del Cammino.
Abbiamo mappato oltre 600 accoglienze: maisons, albergues, pensiones, hostales, ecc. Abbiamo parlato con i gestori, abbiamo visitato stanze da letto, bagni, cucine, spazi comune e aree esterne verificando l’accessibilità dei locali con particolare riguardo alla presenza di barriere architettoniche. Un occhio di riguardo era riservato al grado di fruibilità dei servizi igienici. Ci siamo fermati in ogni paese o città incontrata. Giravamo per le strade alla ricerca di bar, ristoranti, fontane, farmacie, ambulatori, centri di fisioterapia, negozi di alimentari, panetterie, supermercati, uffici postali, bagni pubblici, municipi, ecc. L’ingresso di ogni struttura veniva fotografato e georeferenziato, così da poterlo individuare nel territorio sulla traccia del gps.
L’obbiettivo era quello di tornare con l’individuazione e il collaudo di un percorso interamente asfaltato che escludesse le strade a scorrimento veloce o eccessivamente trafficate, ad uso soprattutto di chi avrebbe utilizzato la propria sedia a rotelle di tutti i giorni o una handbike da strada. Un percorso che però non si sarebbe scostato dal cammino a piedi se non strettamente necessario.
Siamo arrivati a Santiago de Compostela il 22 maggio 2014, dopo 26 giorni.
Una volta giunti a casa, Pietro e Luciano hanno iniziato a mettere ordine nella grande quantità di dati raccolti (tracce GPS, foto, registrazioni vocali), mentre Free Wheels avrebbe preparato la seconda spedizione.