Il 10 luglio 2014 ripartiamo, stavolta con un furgone perchè il gruppo di lavoro era più numeroso.
A differenza del primo viaggio stavolta avremmo dovuto cercare e verificare un percorso che avrebbe seguito il cammino ufficiale saltando gli ostacoli più grossi non affrontabili in autonomi da una persona a mobilità ridotta; avremmo altresì dovuto rilevare più informazioni possibili del cammino a piedi, per questo parte del team di fatto avrebbe camminato su un percorso differente.
Il volontario a mobilità ridotta, per affrontare un percorso su sterrato, ha con sé un ruotino elettrico che si aggancia anteriormente alla carrozzina appositamente allestita per affrontare anche percorsi fuori-strada. Quindi ogni scelta fatta relativa all’itinerario – come poi verrà scritto sulla guida – è stata presa in considerazione del fatto che fosse compatibile con questo ausilio.
Nessun problema quindi per i tratti asfaltati, per gli sterrati in buone o anche solo discrete condizioni. I primi problemi li abbiamo trovati quando gli sterrati presentavano pendenze forti, quando dovevamo oltrepassare tratti fangosi, quando erano presenti pietre sciolte di grandi dimensioni, quando il fondo presentava solchi trasversali o longitudinali che creavano problemi di ribaltamento della carrozzina, quando incontravamo scalinate, quando dovevamo attraversare ponti o passerelle realizzate con lastre di pietra semplicemente accostate o quando la sede stradale era troppo stretta. Per questo ogni volta che deviavamo dal percorso a piedi a causa di un ostacolo, dovevamo poi cercare strade alternative che ci consentissero di rientrare sul cammino delle frecce il prima possibile.
Censivamo tutti i tratti di cammino sia rilevandone la traccia, sia annotando con foto e registrazioni vocali ogni punto di interesse sul percorso, completando poi il censimento delle ospitalità e dei servizi presenti nelle località attraversate, iniziato con la prima spedizione.
Arrivammo a Santiago de Compostela il 5 agosto 2014.