Il percorso della Via Francisca del Lucomagno, che segue le tracce dell’antica via romana-longobarda che dal centro Europa raggiungeva la Pianura padana, è stato riportato alla luce grazie alla collaborazione di Adelaide Trezzini, presidente dell’Associazione Internazionale Via Francigena e già impegnata nella valorizzazione delle Vie Romee del Centro Europa, e Ferruccio Maruca, segretario del Tavolo istituzionale della Francisca ma soprattutto appassionato di storia e uomo di fede con alle spalle studi di Teologia.
La Via Francisca attuale inizia dalla costa del lago di Costanza, , in Germania, è lunga circa 520 chilometri e il suo aspetto è reso mutevole dalle varie regioni attraversate. Lasciati il lago e le grandi distese di coltivazioni di mele che caratterizzano la Turgovia, si entra in Svizzera partendo dal Cantone di San Gallo, dal quale prende nome l’omonima città con la sua abbazia benedettina e l’importanza della sua biblioteca storica. Più avanti si traversa il Cantone di Appenzello, una delle aree rurali più belle dell’intera Confederazione, conosciuto per le sue “demonticazioni” (che corrispondono alle nostre transumanze).
Si entra poi nel Principato del Liechtenstein, il cui sfarzo è ben superiore a quello elvetico e poi rientrare in Svizzera e raggiungere il Cantone dei Grigioni e scoprire la città episcopale di Coira. Successivamente i camminatori salgono per superare il Passo del Lucomagno (1977 metri), famoso per i suoi paesaggi, scendere in Cantone Ticino per toccare Bellinzona e i suoi tre castelli medievali, raggiungere Agno e infine entrare in Italia, dove la Via Francisca si estende ancora per circa 135 chilometri.
Coloro che avranno la possibilità e la forza di percorrere interamente la Via Francisca da Costanza a Pavia (per maggiori informazioni si consulti il sito laviafrancisca.org), potranno godere della scoperta di panorami e località di una Svizzera forse ancora poco conosciuta, ma capace di regalare scorci unici e indimenticabili. Così come, entrati in Italia, incontreranno aree parchi, borghi e panorami che saranno l’occasione per conoscere una Lombardia diversa, ricca di natura, storia, arte, cultura. Il percorso lombardo si presta anche a essere vissuto a tappe successive nei fine settimana perché è ben servito dal servizio pubblico di trasporto: per facilitare questa possibilità esiste una convenzione con Trenord che applica uno sconto per coloro che, muniti della credenziale della Via Francisca, usano il treno per raggiungere le varie tappe.
Questa Strada è conosciuta nella storia anche come la Via dei monaci e degli imperatori perché nell’VIII secolo d.C. venne fondata ai piedi del Passo del Lucomagno l’abbazia benedettina di Disentis, che nei secoli IX e XII fu meta per i pellegrini che dall’Europa centro-settentrionale volevano raggiungere Roma. Il complesso religioso divenne molto importante e potente a seguito degli innumerevoli lasciti imperiali che rafforzarono la presenza del potere politico in un punto della viabilità dell’epoca strategico per il controllo del suo valico. I monaci di Disentis si trovarono al centro di grandi relazioni e di molti scambi di competenze e professionalità con molti altri monasteri, sia verso l’Europa settentrionale che verso l’Italia. Proprio in quegli anni passarono da questo luogo anche molti uomini illustri: Ottone il Grande, Enrico II e Federico Barbarossa. Non solo una via di fede dunque ma, come spesso accade, un cammino in cui potere temporale e potere spirituale camminarono fianco a fianco.
Ritirato il Testimonium, si potrà anche decidere di proseguire sulla Via Francigena verso Roma, oppure di risalire, sempre seguendo lo stesso tracciato, verso Santhià e proseguire sul Cammino di Oropa. Già che Pavia si trova nel punto d’incontro di diversi cammini, chi lo desidera potrà ripartire scegliendo altre vie, come la Via degli Abati o il Cammino di Sant’Agostino.