Il 22 maggio 2014 i nostri volontari giunsero a Santiago de Compostela dopo la prima rilevazione e il 5 agosto dello stesso anno dopo la seconda spedizione; fu proprio dopo queste due date che continuò il loro lavoro di mappatura estendendosi verso la parte più remota dell’Europa occidentale. Furono necessari altri 5 giorni di mappatura (per ciascuna esplorazione, perchè di fatto fu questo che eravamo li a fare.
Tornando verso casa, in ambo le occasioni, ci fermavamo quà e là per riprendere alcune informazioni che non eravamo stati in grado di recuperare lungo il percorso a causa del fatto che alcuni operatori del turismo non potevano riceverci al nostro arrivo, o per dimenticanze o semplicemente perchè rimettendo a posto i dati – sera dopo sera prima di inviarli in Italia come backup – ci eravamo accorti che servivano maggiori specifiche.
Ad oggi l’intero Cammino è percorribile ed è stato percorso da tantissime persone con bisogni specifici, anche per la grande peculiarità di poter raggiungere facilmente il punto di partenza: Santiago de Compostela. Se nel 2014 il ritorno verso quest’ultima era complicato per persone a mobilità ridotta a causa della mancanza di un mezzo pubblico accessibile, oggi non lo è più.