Come vengono assegnati i posti nelle strutture ricettive? Esistono priorità?

Come vengono assegnati i posti nelle strutture ricettive? Esistono priorità?

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Solitamente nelle ospitalità la priorità l’hanno i camminatori: persone che affrontano l’esperienza alla velocità del passo umano, partendo molto presto la mattina per non arrivare troppo tardi a fine tappa. Seguono poi i ciclisti, i quali invece possono coprire maggiori distanze in meno tempo; e se arrivano in un’ospitalità dove non c’è posto…con un colpo di pedale possono velocemente raggiungerne un’altra.

In tutto questo però ci sono, come sempre, delle eccezioni non scritte ma di buona educazione e di grande sensibilità. Sebbene in molti supermercati è scritto di dare precedenza alle persone con disabilità e ce ne si dimentica puntualmente (per non dire che si fa finta di nulla) in cammino questa regola diventa quasi inutile se si è entrati in pieno spirito di devozione al fratello di cammino che viaggia accanto.

Alla luce di ciò, nella maggior parte dei casi i camminatori possono prendere posto dopo pranzo o nel primo pomeriggio; i ciclisti un paio d’ore dopo.

Quando assegnano al viaggiatore  un letto possono indicare esattamente quale prendere; ma se si è  in buona forma e ce la si  fa ancora a fare qualche sforzo (e non si soffre  di vertigini), in presenza di letti a castello si può lasciare i posti bassi a coloro che hanno qualche problema di mobilità in più. In caso contrario bisogna fare attenzione di spostarsi qualora giungano camminatori con difficoltà motorie. Se invece si arriva per ultimi, bisogna chiedere sempre se sono previsti arrivi di persone a mobilità ridotta perché a volte gli stessi ospitalieri – presi da tante cose – possono scordarsi di questi aspetti.

Nelle ospitalità come ci si organizza per la fruizione dei servizi igienici?

Tra le norme non scritte ma che è sempre bene aver presenti, nelle ospitalità – specialmente quelle di natura religiosa (e/o a donativo) o municipale – l’utilizzo dei servizi può essere in comune ad altre persone. Come tale occorre avere in mente primariamente due cose:

  • l’acqua calda deve poter bastare per tutti: non bisogna sprecarla
  • tutti devono potersi lavare, possibilmente entro un orario decente.

Se poi ci sono persone con disabilità, a volte un po’ più lente di altre, cosi come per l’assegnazione del letto, è buona norma dar loro priorità. Questo principalmente perché – dopo ore e ore di cammino – possono avere maggior necessità di sdraiarsi (o scendere da una carrozzina) per consentire più respiro ai loro tessuti, costantemente sotto pressione nel caso di chi affronta l’esperienza in carrozzina o su una special-bike.