Quali sono i mesi consigliati?
Difficile rispondere in maniera assoluta al “quando meglio partire”: ognuno ha i propri impegni e le proprie preferenze al caldo o al freddo. Indiscutibile è però il fatto che in base a ciò cambierà l’equipaggiamento e l’organizzazione del proprio cammino.
Camminare nelle mezze stagioni o nei mesi più caldi, consentirà maggiore leggerezza, sia sulle spalle che nella mente. A parte i livelli di idratazione, e in alcuni cammini il numero di pellegrini presente in quel periodo (con conseguente sovraffollamento delle ospitalità), non si avranno grossi pensieri. Ben diverso se si camminerà in mesi in cui alcuni alloggi possono essere chiusi e il meteo meno accondiscendente.
Indipendentemente da dove si decide di incamminarsi, che siano le alpi, i Pirenei, gli appennini o le piane più conosciute d’Europa, essendo il nostro clima influenzato dagli oceani e dai grandi mari a noi vicini, la pioggia potrebbe sorprendere in qualsiasi momento o stagione dell’anno. Anche d’estate.
Per questo proteggere in primis le proprie cose (con un copri zaino d’avere sempre dietro, costano pochissimo su internet) è una scelta ponderata. Se comunque i territori che si attraverseranno lo richiedono maggiormente, avere con sé un poncho è meglio: sono ottime le mantelle di tipo militare, con anelli ai quattro lati e abbastanza ampie da poter coprire lo zaino ed essere utilizzate (tenendole con cordino) come riparo di fortuna. In alternativa un cappello a tesa larga che protegge volto e collo può andare bene.
Non dimenticare poi le ghette parapioggia, utilissime perché tengono asciutte le gambe dal ginocchio in giù e migliorano molto la tenuta delle scarpe.
Se però tutto ciò per fosse difficilmente gestibile (magari per chi viaggia su una carrozzina o una handbike), dotarsi di accessori impermeabili: copriscarpe, pantaloni, giacca a collo alto o cerata (meglio se con cappuccio). Ovviamente, non dimenticare di coprire il proprio bagaglio.
Quale è il periodo migliore per mettersi in cammino?
Come altro, anche questo è un aspetto molto soggettivo. Le proprie esigenze, la propria resilienza, i propri impegni detteranno un po’ le regole che condurranno a trovare il proprio periodo migliore per incamminarsi. C’è chi può solo d’inverno, c’è chi non ama la confusione ma soffre di ipotermia e guarda alle mezze stagioni; e chi nonostante non ami il caldo, ha solo la possibilità delle ferie estive. Un caro amico di Free Wheels, Fabrizio Ardito, ha pubblicato un interessantissimo volume intitolato proprio “A ciascuno il suo cammino”.
Sicuramente un fattore predominante su come orientarsi è il territorio sul quale si snoda il percorso che si è deciso di intraprendere; o al contrario, se si parte dal clima che si preferisce, non resta che scegliere un itinerario che si sviluppi in luoghi che godano di quel clima.
Molto concretamente, se si soffre il freddo, meglio prediligere i mesi estivi. Ma se anche l’eccessivo caldo è per un deterrente, allora i mesi di giugno e settembre sono la soluzione migliore. Per le persone a mobilità ridotta a cui le temperature più rigide possono creare problemi molto più gravi, si consiglia comunque di avventurarsi in un periodo che comprende i mesi da maggio a ottobre solo se opportunamente equipaggiati e non alla prima esperienza.