Questo è un aspetto non secondario perché se da un lato è in funzione del periodo dell’anno nel quale ci si vuole mettere in cammino, dall’altro una cattiva selezione può comportare non pochi problemi.
Al di là delle quantità che ognuno riterrà necessario portare con sé, crediamo che sia forse più importante indicare una serie di suggerimenti che incideranno particolarmente su questo aspetto.
Uno di questi è la gestione del bucato: dopo una giornata di cammino se la struttura d’accoglienza scelta è priva di lavatrice o se per altri motivi si valuterà di non farla, lavare sotto la doccia gli indumenti utilizzati e – una volta usciti – indossare la biancheria che si utilizzerà il giorno seguente. Questo approccio consentirà di mettere nello zaino tre (massimo quattro) cambi di intimo. Aggiungere quindi tre paia di calze senza cuciture, traspiranti, specifiche per trekking, due pantaloni lunghi con cerniera a mezza coscia e 1 paio corti. (fosse anche un costume se si camminerà in presenza di corsi o bacini d’acqua), 3 t-shirt tecniche, un pile e una felpa leggera e una giacca in materiale impermeabile e, per quanto possibile, traspirante.
Per gli accessori si rimanda tutto al video alla domanda 3, ma in linea generale preferire tessuti in microfibra, che offrono il vantaggio della leggerezza e della rapida asciugatura. E se si soffre di ipotermia, meglio sempre indossare una calzamaglia sotto i pantaloni perché la mattina, se si parte come quasi sempre consigliato all’alba, a parte nelle stagioni estive fa sempre piuttosto fresco o freddo.