Vuoi percorrere un cammino? Consigli prima della partenza per preparasi al viaggio

Vuoi percorrere un cammino? Consigli prima della partenza per preparasi al viaggio

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Cosa bisogna sapere prima della partenza?

Percorrere un cammino può essere un’esperienza accessibile a tutti, non solo agli atleti. Anzi, più che la forza fisica è importante lo spirito, la motivazione con cui lo si intraprende. Tuttavia un minimo di preparazione organizzativa, mentale e fisica sono imprescindibili.

Sapere quindi quanto tempo si potrebbe o vorrebbe dedicare a quest’esperienza è per tutti un passaggio fondamentale perché da esso dipenderanno moltissime cose, come il punto di partenza, il periodo e non di meno cosa portare con noi.
La motivazione che spinge è un altro tassello fondamentale perché sarà quella a dare le forze di continuare quando in preda a momenti di difficoltà potrebbe assalire la voglia di tornare a casa nella propria comfort-zone. Tanto essa sarà forte, tanto si avrà la possibilità di portare a compimento un viaggio che non mancherà di fatica e forse anche qualche dolore, oltre che di infiniti momenti di gioia, condivisione e gratitudine.
Proprio per ovviare a cedimenti fisici a cui non si era abituati, un minimo di preparazione fisica ha la sua importanza.

 

Come prepararsi fisicamente prima del viaggio?

Vivere l’esperienza del cammino significa portare un pezzo di casa propria sulle spalle, per giorni, dormendo ogni notte in un luogo diverso. Per questo si invita a prendere come bibbia questo consiglio: riempire lo zaino con ciò che servirà veramente, non con i casomai. Perché ogni singolo oggetto peserà sulla schiena e sui piedi e se si esagera, come molti prima, ci si ritroverà a dover cercare un ufficio postale per spedire qualcosa, o più, a casa.

Occorre camminare per alcune ore senza esagerare, all’inizio bisogna ascoltare il proprio corpo facendo particolare attenzione alle caviglie e alle ginocchia. Caricare lo zaino gradatamente con tanti litri d’acqua fino a raggiungere piano piano un decimo del proprio peso. È necessario scegliere con cura la calzatura più adatta (calze comprese) e cercare di scoprire i propri punti deboli; perché è su essi che ci si dovrà impegnare di più.

Se si è una persona a mobilità ridotta ed è in carrozzina che si deciderà di affrontare il cammino, fondamentale saranno l’allestimento della sedia a rotelle (in base al tipo di percorso che si sceglierà, se su asfalto o misto sterrato) e il cuscino antidecubito per ovattare eventuali colpi.
Se invece il proprio spirito è più quello del ciclista, è necessario allenare al massimo le spalle, le braccia con particolare attenzione alle cuffie dei rotatori.
In entrambi i casi si consiglia di dotarsi di un ausilio a trazione elettrica per i punti più difficili.

Il cammino di fatto inizierà sei mesi prima della partenza. Camminare un’oretta il più frequentemente possibile (almeno due/tre volte la settimana). Poi, gradatamente, bisogna allungare i tempi, di settimana in settimana fino a raggiungere ogni giorno il numero di km che si ha intenzione di fare lungo il cammino.
Utilizzare le scarpe o i sandali che si ritiene di utilizzare sul cammino, di modo che il piede si adatti alla calzatura che si è scelta e se non è quella migliore ci si accorgerà presto. In tempo per poterla sostituire.

Per il peso e la frequenza, lo stesso vale per chi partirà in bicicletta (o handbike che sia). Per le distanze, se è in bici che si vuole vivere il cammino, il consiglio è di raddoppiare (non oltre) le distanze. Qui di seguito proviamo a proporre una tabella di marcia indicativa, ma è giusto che ognuno costruisca la proprio giorno dopo giorno.

Vuoi percorrere un cammino? Consigli prima della partenza per preparasi al viaggio

* Riempire durante l’allenamento lo zaino con litri d’acqua del rubinetto consente di svuotarla lungo il percorso nel momento in cui ci si rende conto che il peso che stiamo trasportando è eccessivo.