Quanto può essere determinante avere una forte motivazione per intraprendere un Cammino?
Siamo convinti, per esperienza, che una forte motivazione sia uno dei pochi veri segreti che possa garantire il risultato, sia esso di farcela ad arrivare in fondo ad ogni singolo giorno di cammino, sia quello di realizzare un qualsiasi sogno della vita.
Noi di Free Wheels promuoviamo proprio questo: la vocazione di affrontare le loro paure e la vita con quella fiducia in sé stessi che può portare a vivere qualsiasi esperienza, più o meno difficoltosa, come il vivere il mondo “zaino in spalla”, con quella serenità alla quale tutti hanno diritto.
Il fascino di queste esperienze è evidente sia nei racconti di chi li ha vissuti che nei loro occhi ancora gonfi di emozioni. Ascoltare la narrazione di alcuni pellegrini rappresenta a volte già la prima affascinante motivazione che ci spinge a intraprendere un’esperienza simile. Emozioni che traspirano attraverso il corpo e i gesti, tanto da far passare la voce in secondo piano; e se si chiudono gli occhi, forse, ci si potrà anche sentire là.
Ma i cammini sono esperienze particolari e fuori dal comune. Richiedono coraggio per imbattersi in problemi sempre diversi, camminare chilometri con uno zaino sulle spalle, affrontare ogni giorno sole, pioggia o vento nella migliore delle ipotesi (a meno che non si parta nelle stagioni invernali, allorché può essere anche peggio); e imparare a convivere con la sete e la fame che si fanno sempre sentire. L’esperienza del Cammino non rappresenta una semplice passeggiata. Per questo è fondamentale non dimenticare le proprie motivazioni, perché saranno coloro che condurranno fino alla fine.
Quali sono le motivazioni principali che spingono le persone a intraprendere questa esperienza?
Il Cammino oggi viene percorso per i motivi più disparati, ne è prova lo stesso Testimonium che viene ritirato in quanto prima vengono chieste le motivazioni per il quale si è voluto intraprendere questa esperienza; siano essi di natura religiosa, spirituale o sportiva. Indipendentemente da quale sarà la propria, l’importante è che non la scordi mai, soprattutto nei momenti in cui le difficoltà tenteranno per di far “mollare tutto”.
Ognuno ha le proprie ma nella maggior parte dei casi alla fine tutte si possono raggruppare sotto grandi macro categorie.
I più grandi pellegrinaggi sono spesso cammini religiosi, pensiamo ai tre grandi itinerari Sacri: Via di Gerusalemme verso le spoglie del Cristo, Via Francigena (e non solo) per Roma verso la tomba di Pietro e il Cammino di Santiago verso il giaciglio di San Giacomo il Maggiore. Come questi tanti altri sono i Cammini intesi come mete religiose e come tale spesso percorsi da persone spinte da una forte devozione verso costoro; e non sempre per chiedere una grazia, come magari in molti pensano. Spesse volte anche solo per ringraziare per quanto si ha avuto nella vita. La gratitudine è un sentimento molto forte e presente lungo queste esperienze, anche tra pellegrini stessi.
Altre volte è una maniera per mettersi alla ricerca di qualcosa, di risposte che altrettanto spesso vengono a galla dal profondo di noi stessi durante il Cammino.
C’è chi lo fa perché camminare immerge nella natura, riporta al concetto più astrale di lentezza, dove i sensi riprendono vita e il corpo ne percepisce immediatamente i benefici. O chi per motivazioni puramente sportive e vuole mettersi alla prova vivendo, ad esempio, il Cammino in Marcia.
Altri ancora lo fanno per fare nuovi incontri, perché quelli avuti sino a quel giorno non sono stati dei migliori e necessitano di dare una forte strambata alla nave della loro vita. O perché si è perso il lavoro o la motivazione allo studio e si sente la necessità di mettere un punto alla propria vita da cui ricominciare con una nuova energia e forse con nuovi obiettivi.
Denominatore comune è però per tutti quello di rimettersi in gioco e il Cammino è un ambiente che presenta tutte le caratteristiche per farlo. Insegna a dare il giusto valore alle cose, come a quelle che si sceglie di portarsi dietro; a valorizzare i rapporti, come quelli che si sviluppano con perfetti sconosciuti lungo il percorso ma che di fatto si porteranno con sè come prezioso bagaglio nella vita; a sviluppare di più aspetti come la condivisione, la gratitudine, la resilienza.
Per questo, indipendentemente da quale sarà la propria stella cometa, ci auguriamo non la si perda mai di vista.