Fa' la cosa giusta! Umbria: prima volta anche per noi

Fa’ la cosa giusta! Umbria: prima volta anche per noi

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Fa’ la cosa giusta! Umbria, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili (temi da noi pienamente condivisi), ha fortemente spinto per un confronto a riguardo dei cammini accessibili a tutti. La nostra Elisa Celicchi asseme a Dario Sorgato di Noisy Vision e Luca Giannotti della Compagnia dei cammini, guidati dall’abile maestria di  Gigi Bettin (moderatore , pellegrino conoscitore del mondo degli itinerari italiani) si sono succeduti per raccontare le proprie esperienze all’interno delle realtà che oggi rappresentano.

Tanti i punti su cui soffermarsi: una su tutte la volontà di proporre interventi nelle scuole a cura dei rappresentanti delle varie associazioni al fine di coinvolgere studenti e docenti in progetti ed esperienze collettive affinché le esigenze dei ragazzi  possano integrarsi  nel rispetto delle esigenze di ognuno e divenire questi momenti educativi e di crescita personale.

Fa' la cosa giusta! Umbria: prima volta anche per noi

La sensibilità e l’attenzione di vari esperti del settore come insegnanti ed educatori ha portato alla luce criticità ed al tempo stesso volontà di lavorare su una cultura dell’inclusione, cercando momenti di incontro futuri in sedi popolari e associative.

Alla fine del dialogo non sono mancate di certo le domande e interventi del pubblico molto incuriosito, per non dire interessato, su queste nuove sfumature che vedono i Cammini al centro di un forte programma di sviluppo; e c’è stata una gradita richiesta di incontro per poter mappare un nuovo cammino umbro in modo da renderlo fruibilile a chi ha esigenze di accessibilità. Possibilità che svilupperemo appena possibile.

Fa' la cosa giusta! Umbria: prima volta anche per noi

E non è mancato l’invito da parte dello staff di Fa’ la cosa giusta! Umbria, che oltre a fornirci la possibilità di farci conoscere anche in questa regione, ha  invitato noi stessi alla riflessione reciproca, facendoci interrogare a nostra volta sulle tante differenze ed esigenze distinte che possono avere sia le associazioni riguardo il tema dell’inclusione, sia le varie tipologie di disabilità, in quanto tali, lungo un Cammino.

È stato un incontro, uno sguardo nel profondo, un labirinto di tanti volti, pensieri e sentimenti quanti sono gli stati d’animo in cui ti potresti trovare, se solo immaginassi di poter osservare il mondo attraverso un pio d’occhiali neri con un piccolo foro nel centro come unico spazio visivo, o se dovessi percorrere infiniti spazi con la sola forza dele braccia e della mente.

Un momento che, nonostante le differenti esigenze, ci ha resi tutti uguali come realmente siamo, perché abbiamo tutti bisogno delle medesime cose per essere felici e stare in armonia con gli altri: cibo caldo, servizi, socialià, un tetto sotto il quale poter rinfrancarci, organizzazione, pulizia, gentilezza, sensibilità, accoglienza.